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20.4.09

There's no place like 127.0.0.1

Questa è una giornata decisamente grigia. Grigia perché una delle poche persone che stavo veramente cominciando ad apprezzare s'è licenziata per tornarsene nel suo paese. Era un irlandese di una cinquantina d'anni. Abbiamo passato comunque un'ottima serata a bere birre e a parlare di esperienze varie e di Tom Waits. E pure del fatto che ha una libreria a casa sua con un migliaio di libri. E cantato insieme "The piano has been drinking". Lo rivedrò presto, lo so.
He's been a good friend.
Altra nota negativa: le Poste Italiane hanno perso la raccomanadata che contiene il bollino per il rinnovo della patente. Bella merda. Ma chiudo in bellezza... stasera me ne vado dall'albergo, per andare a vivere sull'isola di Tjörn, precisamente a Kålleikärr, in una casina in culo ai lupi (ahhh, finalmente basta autostrada e negozi). Uno dei due che viene ad abitare con me non sa cucinare (ed ha più di 60 anni) e pretende da noi la cena pronta. Temo che avrà delle brutte sorprese. Io gli avevo consigliato di stare in albergo. Stasera prima spesa. Fortunatamente, ho degli ottimi vicini, e ci sono dei bellissimi posti lì attorno. Così mi dicono, almeno, ma ne dicono tante... vedrò.

12.4.09

Göteborg revisited

Ora sì. Ora sì che posso dire di aver visto Göteborg. Il problema era solo trovare qualcuno che conoscesse la città e che avesse la pazienza di portarmi in giro... e devo dire che i bei posti ci sono. C'è una magnifica vista da una piccola fortezza su una collina, c'è un parco molto grande, molto rilassante, uno di quelli dove ti viene da sdraiarti in un punto a caso e dormire un paio d'ore. Sono finalmente riuscito a vedere Haga e... beh, sembrava di essere tornato vicino a casa. Piccole case, piccole strade, un posto raccolto, finalmente accogliente e... e... un bel piatto di pasta coi gamberi per cena! Al dente! Alcune cose mi hanno colpito particolarmente, tipo le case comuni per i senzatetto (che quindi non sono più tali), o come un grande edificio nel centro adibito al cinema non-mainstream (mentre noi dobbiamo accontentarci di scantinati anche in città come Varese). Poi, beh, la ragazza sapeva mille e mille cose, la maggior parte delle quali dimenticherò (strano, eh?), o forse no. L'unica cosa che mi è dispiaciuta è che come al solito la mia testa macinava cento cose che poi non ero in grado di dire... ho preso come scusa il fatto che dovessi esprimermi in inglese, ma la realtà è che ho difficoltà ad esprimermi anche in italiano. Probabilmente devo ricominciare a leggere, e magari anche a disegnare... vediamo se la mia pigrizia me lo permetterà.
Oh, non so per quale motivo ma non m'è venuta voglia di scattare foto. Sarà per la prossima volta.

3.4.09

C A R B O N A R A !

Ebbene sì, un mio collega mi ha invitato a casa sua per un bel piatto di pasta alla carbonara. L'ho adorato. E' stata un'esperienza sublime. Quasi sono contento di tutta la merda mangiata fin'ora perché mi ha messo nelle condizioni di apprezzare così tanto questa carbonara. Però ora che ho apprezzato si può tornare al cibo vero anche qui?

Al lavoro continua ad andare piuttosto bene e ad essere piuttosto divertente. E' divertente vedere come si scippino le cose che mancano gli uni con gli altri, è divertente vederli gelati davanti ad un messaggio di errore, è un po' meno divertente vederli che corrono nel mio ufficio bianchi in faccia urlando "nothing works, can you do somthing?". E allora sfera di cristallo e bacchetta magica alla mano si va alla ricerca del fantomatico disastro che bloccherà il loro lavoro per le prossime ore, di cui il 99% del tempo viene impiegato nella ricerca del problema ed i restanti 10 secondi servono per risolverlo.

Non sempre. Ci sono quelle lunghe giornate in cui niente sembra funzionare... dove le chiavette wireless non vanno, le stampanti si piantano, i comandi non rispondono e si perde quota fino allo schianto. E lì si va di collage per rimettere tutto al suo posto.
Poi ci sono le giornate in cui mi chiamano perché le icone si sono d'un tratto spostate, problema da non sottovalutare quando tutte le loro sicurezze sono fondate sulla disposizione delle stesse sul desktop (allora... la prima è internet, la seconda il remote desktop, la terza...).
E non sto scherzando, hanno tutte le ragioni del mondo per fottersene di come funziona un computer. Almeno mi ci diverto io.

Ah, la targhetta l'ho avuta!



Saluti dalla Svezia da un Fabrizio in fase digestiva.