Aggiornamento...

E' un po' che non scrivo qui. Non ne ho più molta voglia...
Sto cercando di godermi al massimo questa permanenza e mi sto "allegando" a tutte le cose minimamente interessanti che si organizzano.
Per chi ha voglia cerchi su youtube video presi dal Liseberg, è un parco di divertimenti a Goteborg con alcune giostre che valgono veramente la pena di essere provate. Se trovate il "Kanon" buttate un occhio.
Poi Oslo! Molto bella come città, anche se purtroppo (stupido io) ho perso la visita al museo di Munch per andare a fare un giro dei fiordi... che fiordi proprio non sembravano,
C'è un parco, invece, che si chiama Vigeland e che da solo valeva una visita a Oslo. Qualcosa di stupendo! Statue, statue, statue:
http://it.wikipedia.org/wiki/Parco_di_Vigeland

Probabilmente sono successe altre cose, però non le ricordo. Buona giornata a tutti.

Un ricordo dalla Svezia...

E quindi alla fine ho deciso di farlo... in ricordo di tutte le paranoie che mi sono fatto sul tempo e sulla sua influenza. Mi sono tatuato la paranoia sulla schiena:

Niente da raccontare...

...ma qualcosa da mostrare!

Che ore sono secondo voi in questa foto?

Soluzione: la una e un quarto di notte.

Pazzesco.

Kallekarr, con tanto di vocali assurde

E sono due settimane che sono in questo enorme (sul serio) appartamento su un'isola che si chiama Tjorn. Più lontano da Goteborg e dalla mia amica e guida, più vicino al posto di lavoro ed ad un locale pieno di cazzoni e di 40enni che cercano di sbattersi ogni creatura vivente. E qualcuna ci riesce pure. Mi sembra di assistere a delle puntate di Quark che illustrano i rituali di corteggiamento di qualche bestia ignobile. Ma posso almeno ricavarmi il mio angolino ed ingollare birra finché ne ho abbastanza, ogni tanto qualcuno mi invita a ballare, basta il dito medio a far capire che non ne ho voglia. Ogni tanto qualcuna si avvicina e mi guarda muovendo i fianchi da destra a sinistra e poi di nuovo destra. Sono pronto a scommettere che l'ordine è sempre quello. Faccio capire con una risata che trovo molto più provocante la sensazione della birra che mi scende in gola. Feticismo alcolico. Quattro parole le scambio volentieri con gente che mi parla in svedese, poi in norvegese, poi finalmente abbozza un inglese ubriaco. C'è anche una mezza italiana che frequenta quel posto. La Svezia ha fatto male anche a lei. La noia piano piano seppellisce tutti.
L'unico modo per non andare fuori di testa qui, probabilmente, è farsi crescere barba e capelli, indossare un elmetto con le corna, prendere un'ascia e costruirsi un villaggio vichingo nei boschi. Oppure solo andare nei boschi, nei porticciuoli, tra i pescatori, cacciare qualcosa, o spogliarsi e correre tra le piante fino a che qualcuno ci fa rinchiudere. Oppure portare pazienza ed aspettare che si ritorni a casa, rimanendo con l'impressione di essersi persi qualcosa di grosso, ma che tanto non si sarebbe mai riuscito a capire. O forse non c'è proprio rimasto niente.
Pensieri random questa sera. Notte.

There's no place like 127.0.0.1

Questa è una giornata decisamente grigia. Grigia perché una delle poche persone che stavo veramente cominciando ad apprezzare s'è licenziata per tornarsene nel suo paese. Era un irlandese di una cinquantina d'anni. Abbiamo passato comunque un'ottima serata a bere birre e a parlare di esperienze varie e di Tom Waits. E pure del fatto che ha una libreria a casa sua con un migliaio di libri. E cantato insieme "The piano has been drinking". Lo rivedrò presto, lo so.
He's been a good friend.
Altra nota negativa: le Poste Italiane hanno perso la raccomanadata che contiene il bollino per il rinnovo della patente. Bella merda. Ma chiudo in bellezza... stasera me ne vado dall'albergo, per andare a vivere sull'isola di Tjörn, precisamente a Kålleikärr, in una casina in culo ai lupi (ahhh, finalmente basta autostrada e negozi). Uno dei due che viene ad abitare con me non sa cucinare (ed ha più di 60 anni) e pretende da noi la cena pronta. Temo che avrà delle brutte sorprese. Io gli avevo consigliato di stare in albergo. Stasera prima spesa. Fortunatamente, ho degli ottimi vicini, e ci sono dei bellissimi posti lì attorno. Così mi dicono, almeno, ma ne dicono tante... vedrò.

Göteborg revisited

Ora sì. Ora sì che posso dire di aver visto Göteborg. Il problema era solo trovare qualcuno che conoscesse la città e che avesse la pazienza di portarmi in giro... e devo dire che i bei posti ci sono. C'è una magnifica vista da una piccola fortezza su una collina, c'è un parco molto grande, molto rilassante, uno di quelli dove ti viene da sdraiarti in un punto a caso e dormire un paio d'ore. Sono finalmente riuscito a vedere Haga e... beh, sembrava di essere tornato vicino a casa. Piccole case, piccole strade, un posto raccolto, finalmente accogliente e... e... un bel piatto di pasta coi gamberi per cena! Al dente! Alcune cose mi hanno colpito particolarmente, tipo le case comuni per i senzatetto (che quindi non sono più tali), o come un grande edificio nel centro adibito al cinema non-mainstream (mentre noi dobbiamo accontentarci di scantinati anche in città come Varese). Poi, beh, la ragazza sapeva mille e mille cose, la maggior parte delle quali dimenticherò (strano, eh?), o forse no. L'unica cosa che mi è dispiaciuta è che come al solito la mia testa macinava cento cose che poi non ero in grado di dire... ho preso come scusa il fatto che dovessi esprimermi in inglese, ma la realtà è che ho difficoltà ad esprimermi anche in italiano. Probabilmente devo ricominciare a leggere, e magari anche a disegnare... vediamo se la mia pigrizia me lo permetterà.
Oh, non so per quale motivo ma non m'è venuta voglia di scattare foto. Sarà per la prossima volta.

C A R B O N A R A !

Ebbene sì, un mio collega mi ha invitato a casa sua per un bel piatto di pasta alla carbonara. L'ho adorato. E' stata un'esperienza sublime. Quasi sono contento di tutta la merda mangiata fin'ora perché mi ha messo nelle condizioni di apprezzare così tanto questa carbonara. Però ora che ho apprezzato si può tornare al cibo vero anche qui?

Al lavoro continua ad andare piuttosto bene e ad essere piuttosto divertente. E' divertente vedere come si scippino le cose che mancano gli uni con gli altri, è divertente vederli gelati davanti ad un messaggio di errore, è un po' meno divertente vederli che corrono nel mio ufficio bianchi in faccia urlando "nothing works, can you do somthing?". E allora sfera di cristallo e bacchetta magica alla mano si va alla ricerca del fantomatico disastro che bloccherà il loro lavoro per le prossime ore, di cui il 99% del tempo viene impiegato nella ricerca del problema ed i restanti 10 secondi servono per risolverlo.

Non sempre. Ci sono quelle lunghe giornate in cui niente sembra funzionare... dove le chiavette wireless non vanno, le stampanti si piantano, i comandi non rispondono e si perde quota fino allo schianto. E lì si va di collage per rimettere tutto al suo posto.
Poi ci sono le giornate in cui mi chiamano perché le icone si sono d'un tratto spostate, problema da non sottovalutare quando tutte le loro sicurezze sono fondate sulla disposizione delle stesse sul desktop (allora... la prima è internet, la seconda il remote desktop, la terza...).
E non sto scherzando, hanno tutte le ragioni del mondo per fottersene di come funziona un computer. Almeno mi ci diverto io.

Ah, la targhetta l'ho avuta!



Saluti dalla Svezia da un Fabrizio in fase digestiva.

Ebbene sì!

E dopo una cena decente (anzi, buona!), dopo una mattina in autostrada a causa di un incidente... finalmente non sono più in ufficio col capo ma sono stato relegato in una stanza con un altro ragazzo italiano. Ora voglio la targetta fuori anch'io! Con su scritto tipo "system Administrator", oh sì, sarebbe bellissimo! Non è verissimo, ma chi se ne frega. Ah, notizione: nella città in cui lavoro c'è UN BOWLING!!!

Weekend in centro

Beh, alla fine ieri ho fatto il mio giro a Göteborg. Nel pomeriggio sono andato col bus mentre di sera mi hanno offerto un passaggio. Come primo impatto... non è male, forse mi aspettavo di più, forse è una città fredda di suo, che non emoziona. Non lo so proprio. Il locale in cui siamo andati a bere era carino, zeppo di svedesi ubriachi ma tranquilli e di ragazze svedesi poco vestite che ricordavano dei suini avvolti nella carta da forno. Moltissimi punk in giro, molti non-punk comunque coloratissimi, forse per contrastare il grigiore della città. Molto organizzata, comunque. Troppo organizzata, mi manca il caos italiano. Poi comincio a pensare che la Svezia abbia tutta lo stesso odore rancido: le strade, i pub, le persone, ora anche i miei vestiti e probabilmente io. Ma ci si fa l'abitudine... a tutto: all'odore, all'indifferenza della città, al caffè annacquato (ho trovato un espresso però!!!), ai panini freddi (non hanno la piastra per scaldarli), a tutto... tranne ad una cosa non mi abituerò mai: un terzo di bicchiere di jack daniel's a più di 8€ (88sek).

Primo giorno di (vero) lavoro

Ohhhh! Finalmente un bel pacco di fogli pieno di dati da estrarre da due database, da confrontare e sperare che tutto sia giusto. Polacca nervosa sistemata, non con una testata ma grazie ai miei colleghi in Italia che le hanno cancellato e ricreato il suo account, la stampante svedese che ora parla inglese funziona, insomma... oggi mi son divertito, come sempre quando le cose che non funzionano si rimettono a funzionare. Ora spero che si rimetta a funzionare anche la finestra della mia camera, che si apre di 5cm e poi si blocca. A spingere non mi fido, prima che caschi nel parcheggio. Oggi ho saltato il pranzo (sono senza macchina e chiunque avrebbe potuto portarmi in città a prendere qualcosa) e mi sono rifatto di sera, con la solita pasta fredda, delle cose somiglianti a delle frittate con la marmellata e patate con wurstel. Mi sorprendo nel continuare a parlare di cibo... ma sembra una specie di assalto alla diligenza con sorpresa...
Che palle essere senza macchina, non so cosa fare la sera, e tornare in camera a cazzeggiare su internet nonostante sia in Svezia vi assicuro che è deprimente. Tra l'altro i ragazzi che sono qui in hotel il sabato sera si spaccano a suon di birra e si spalmano nei corridoi. Beh, un po' li capisco. Spero ci siano dei bus, se no devo chiamare il taxi. Che mi pela. Ah... a grande richiesta metto un link al filmatino di camera mia in questo blog. Saluti dall'angolo freddo del mondo.

Ahhh, cara cucina italiana

Stanotte sognerò pizzoccheri e cannelloni... e caffè! Ma possibile che qui per "caffè" intendano "acqua calda di provenienza sconosciuta e colore marrone"? Per non parlare della loro concezione di "pizza". Però oggi ho mangiato della pasta gelida ma che sapeva di pasta, delle patate che quasi non ci credevo ma sapevano proprio di patate (comincio a sospettare che quelle di ieri fossero topinanbur o come si scrive) e... udite udite... delle acciughe addirittura buone. I casi sono due: o è un sistema di autodifesa architettato dal mio palato dopo la pizza di oggi, oppure la mensa dell'albergo (self service) è meno peggio del previsto. Oggi primo giorno da solo, il mio capo italiano se n'è tornato al paesello e mi ha lasciato qui in balia dell'altro mio capo italiano, più dedito al lavoro e meno allo spasso. Problemi con un utente sul server italiano... buffo il fatto che io sia qui a litigare con beghe che ci sono sul server a 5km dalla mia dimora originaria. L'utente era una giovane polacca scassapalle che prendeva a cliccare ogni "x" che vedeva sul monitor non appena qualcosa le tornava per poi lamentarsi del blocco totale di ogni cosa un attimo dopo. Dopo averle riavviato il pc mi sono trovato con una bellissima risoluzione 800x600, che le ha schiacciato tutte le icone in un angolino sperduto del monitor. Ovviamente mi ha rotto le scatole anche per questo e me ne dava pure la colpa. Meraviglioso. Ha prenotato una testata.
Un piccolo battibecco c'è stato anche con una svedese: la stampante wireless che non ne vuole sapere di vedere la rete dell'ufficio, e che cercava di dirmelo in svedese. Meno male che il manuale c'è anche nelle versioni finlandese, norvegese ed un'altra lingue nordica che credo fosse quella parlata dagli orsi polari.

Alla fine siamo all'inizio

Ed alla fine siamo qui. Dopo due voli (e tanto sudore, visto che erano i miei primi due voli) sono arrivato e sono stato spedito direttamente "on site" senza passare per l'hotel. Il cantiere è sperduto in culo al mondo, tra cumuli di sassi, cumuli di metallo, cumuli di polacchi ed italiani. L'albergo è a 40km dal posto di lavoro, in mezzo all'autostrada ma a 5 minuti da Göteborg. Il passo successivo è solo trovare qualcuno che mi accompagni giù perché una macchina mia non ce l'ho.
Adesso sono stanco morto e domattina mi devo svegliare presto, quindi stacco e rimando ulteriori dettagli a domani. Per fortuna posso connettermi dall'albergo!
Poi domani magari mi diranno anche cosa mi hanno spedito su a fare...

Neo

Aggiornamento: comincerò il mio neo-lavoro in Italia il 16 e dopo due giorni di briefing partirò con un mio neo-collega nel neo-cantiere in Svezia. Quindi partenza il 18 da Malpensa. Stasera visita per il rinnovo della patente, domani visita pre-assunzione.

Me ne vado al Nord

Ho avuto un'ottima offerta di lavoro: seguire i PC di un ufficio in Svezia. Qusto diventerà il mio "Diario di bordo", così finalmente questo blog avrà un senso. Mi mancherà sicuramente la mia donna, mi mancherà casa mia, mi mancherà il mio gruppo che purtroppo dovrò lasciare ancora prima che si sia riuscito a combinare qualcosa, mi mancherà il mio gatto, nonché il mio PC. Mi mancheranno le giornate di cazzeggio in Italia e le serate d'Estate a perdere tempo in giro per Varese, mi mancheranno le partite a bowling con i miei ex-colleghi.

ETAOIN SHRDLU

Io mi sa che se vado avanti così sbarello del tutto.
Così, giusto per dire.

E un altro anno...

...è partito. Con la mia disoccupazione (ormai sono due mesi). Brutta roba.
Ne sto aprofittando per fare qualcosa. Ho cominciato a leggere "Firmino" di Savage (beh, è corto, in realtà l'ho quasi finito), ho ricominciato a fare siti internet per questa o quella persona e sto riascoltando un po' di musica.
Tra i migliori: Quintorigo, Big Bag Voodoo Daddy e Cherry Poppin' Daddies.
Nient'altro da dire. Ah, sì... ho visto Mad Max. Il primo. Deludente davvero. Dicono sia molto meglio il secondo... staremo a vedere.